domenica 23 novembre 2008

giovedì 20 novembre 2008

EUREKA!


Come disse Archimede quando scoprì che si poteva calcolare il volume di un corpo di forma irregolare misurando il volume dell'acqua che veniva spostata quando il corpo veniva immerso.



Non pensate che sia impazzita, semplicemente sono arrivata alla presunta catarsi di un percorso.



Quasi 3 anni fa (boia come passa il tempo) Ivo Milazzo, vedendo le tavole di Romanticide (che avevano chiarissimi rimandi ed ispirazioni Milleriani) mi disse una cosa:




"Ricorda che per utilizzare uno stile così d'impatto, basato su luci ed ombre pure, c'è bisogno di un disegno dalla struttura potente"



Allora ero troppo testarda per voler capire, o applicare, ciò che lui volesse intendere con quella frase. Oggi, in una fase di cambiamento radicale di stile caratterizzato da una maggiore cura per la struttura del disegno e i dettagli compositivi, finalmente riesco a ottenere il risultato che allora cercavo disperatamente. Adesso che forse mi serve di meno, sotto certi punti di vista. Per il fumetto che sta venedo alla luce adesso, questo stile è troppo forte, necessita di una narrazione veloce e mirata rispetto alla sequenzialità quasi cinematografica del mio attuale registro narrativo.



Ma come dice un antico proverbio "impara l'arte e mettila da parte". Presto potrebbe comunque tornarmi utile questa "scoperta" dell'acqua calda no? Voi cosa dite?

Ps: questa è solo una prova di china della vignetta 3 di pagina 96

lunedì 17 novembre 2008

Quando bastava poco...

Oggi viviamo l'epoca della tecnica. E non tecnica in senso di capacità pratiche, ma di tecnologia utensile. Oggi nessuno studia più anatomia, o prospettiva, o antropologia per far arte. Gli artisti di una volta, anzi, gli Artisti di una volta, passavano gran parte della loro vita studiando. Il disegno, l'anatomia, la prospettiva, l'antropologia, le materie umanistiche, creando poi un prodotto studiato, equilibrato, ben fatto e strutturato, l'Opera d'Arte. Oggi basta poco per fare "arte". Basta avere l'idea geniale, chi per te la realizza, un ricco mecenate alle spalle che ti espone in una galleria e ti sgancia un assegno ed è fatta. Poi, la tua opera finisce direttamente in un museo se va male, se va bene in casa di qualche ricco collezionista a cui non frega nulla di cosa hai fatto purchè porti il tuo nome. Questa è la realtà dei fatti. Oggi si diventa artisti così. Poi se non sei in grado di prender la matita in mano e fare un ritratto non fa niente, tanto quella è roba antiquata. E gli artisti contemporanei,i loro mecenati e i critici comprati si lamentano anche che le gallerie di arte contemporanea siano così poco frequentate. Mon dieu!


E penso a noi poveri fumettisti o aspiranti tali, che passiamo la nostra miserrima vita a studiare anatomia, espressioni, prospettiva, sceneggiatura, scrittura, antropologia, arte, chiaroscuro, colore, che non abbiamo uno stipendio, che disperatamente cerchiamo di proporre il nostro lavoro in manifestazioni come Lucca Comics o Napoli Comicon un pò come gli espressionisti nel Salon des Refusés. Noi che perchè proponiamo e lavoriamo su un mezzo di comunicazione popolare non siamo considerati artisti nonostante il nostro impegno.


Sapete cosa mi ha dato soddisfazione? Andare in un corso di scultura in accademia durante il disegno della modella in posa, tra gli artisti di oggi armati dei loro pastelli Caran D'Ache da 2 euro l'uno, con le loro grafiti e gomme pane della Faber Castel (solo il meglio per i veri artisti) e con una matina da poco, multipigmento, di quelle per dire che ci fan giocare i bambini dell'asilo, ho fatto un disegno, piccolo e misero, senza disegno di base, dando solo le sfumature di luci e ombre così come venivano. Certo non è un capolavoro, ma ha lasciato a bocca aperta tutti, una schifezza simile fatta in 5 minuti.

Sapete cosa penso? Un giorno si perderà talmente tanto la VERA tecnica, che si arriverà a dire che Michelangelo era un alieno perchè ha fatto cose impossibili ad un uomo.

Ma spero di non vivere abbastanza per udire tali idiozie!

lunedì 10 novembre 2008

Vita frenetica!


Sono arrivata a 88 tavole definitive disegnate + 12 di Layout, che presto verranno rifinite e ricopiate a modo. Continuo a disegnare, driblando tra tirocinio, preparazione della tesi di stato e lezioni di autoaggiornamento e laboratori vari. Ultimamente ho talmente tante cose in testa che perdo spesso il filo dei miei stessi discorsi...!

Vi posto il layout di tavola 97, per la quale aspetto trepidante qualche commento interessante e costruttivo.

Sapete cosa desidererei? Giornate lunghe 36 ore! Ogni minuto che mi separa dal tavolo da disegno è una mezza agonia. Da stasera, a letto a mezzanotte e la mattina sveglia alle 7!

Per lo meno ci proverò!

Ps: ho riscattato le mie tavole della 24hours, e al prossimo post spero vivamente di mostrarvele!



martedì 4 novembre 2008

La quiete dopo la tempesta

Ed eccomi qui, tornata da 2 giorni irrefrenabili di Lucca Comics.

Sicuramente la prima cosa che ho da dire è che sono tornata da questo evento con grandi speranze, propositi saldi e tante idee in testa. Una strana sensazione di pienezza e felicità ha accompagnato questi due giorni un pò frenetici, qualcosa che non provavo da tempo ed è stato del tutto inaspettato. Per questo ringrazio me stessa per non aver mai mollato neppure per un istante.


Il primo giorno ero una caricatura di me stessa, una sorta di zombie reduce dalla precedente notte di resuscitamento. Con due ore di sonno addosso, dopo aver perso autobus e treno, imbocco l'autostrada per Lucca alle 9 e 30 del mattino! Credo che solo la bontà divina in qualche forma di pietà imprevista sia riuscita a farmi guidare sana e salva fino a casa, dopo la cena ricca di compagnia allettante ma dalla bistecca di manzo da mezzo chilo prevalentemente abioccante!










Il giorno dopo, per la precisione 7 ore di sonno e una lunga doccia dopo, Lucca mi appariva più nitida, più concreta. Ho passato del tempo a disegnare allo stand della Nicola Pesce, in compagnia di Andrea Longhi, Massimo Perissinotto, Liri Trevisanello, Andrea Vivaldo, Andrea Cavaletto, Rom, OfficinaInfernale, Paolo Ongaro e ovviamente Nicola Pesce in persona, il boss. Mi sono molto divertita, ma soprattutto ho avuto la piacevole richiesta di proseguire con un altro conclusivo volume il tanto travagliato "Ultima Anima". Questo mi ha riempito di gioia, sia perchè pensavo fosse un progetto boicottato e quindi scontatamente messo da parte, sia perchè io detesto davvero lasciare le cose a metà! Sicchè se Dio vorrà, questo fumetto vedrà la parola "Fine".


Per il resto, aimè, le spese di autostrada, benzina, cibo e biglietto, non mi hanno consentito di fare grandi acquisti. Ho avuto la possibilità di comprare solo l'artbook di Ausonia (che ringrazio ancora per la dedica meravigliosa per la mia migliore amica), Route des Maison Rouge 3 di cui adoro soprattutto colori e disegni (un salutone grosso a Vincenzo dal quale avanzo una bella dedicona), ma soprattutto l'agognatissimo, sognato e bramato Oudeis Libro secondo di Carmine di Giandomenico, che io ADORO come disegnatore, per me uno dei migliori presenti in italia oggi! Mi è spiaciuto un sacco non poter prendere il Devil che ha appena fatto, ma devo arrivare fino al 15 con 50 euro, sicchè non ho proprio potuto aimè! Sarà per la prossima volta!
Infine voglio ringraziare tutte le persone che mi son state vicine in questi giorni, che mi hanno consigliato e sostenuto, e anche che ho conosciuto in questa occasione, ma in particolare Andrea, che occupa sempre un posto speciale nella mia esistenza!
Alla prossima!