E si riducono così i miei pensieri, in una semplice immagine disegnata d'impulso. Quando dentro ti senti lacerato la cosa migliore che puoi fare è dedicarti all'arte, a ciò che ti permette di esprimere ciò che hai dentro. E così è nata questa semplice immagine su un vecchio quaderno per schizzi dimenticato in un cassetto, uno dei tanti. E devo proprio dire che mi rappresenta al meglio. Questo cammino mi ha logorato i piedi, non ce la faccio più a camminare coi piedi insanguinati e ciò che vorrei sono ali che mi permettano di volare. Ma non esistono ali in questo mondo, l'unica verità che conosciamo ha perso il sapore dei sogni e dei desideri più profondi. Siamo talmente abituati a correre che ormai non sentiamo più alcun dolore e non desideriamo più possedere ali che ci permettano di andare oltre, che ci permettano di frenare la nostra corsa per avere una prospettiva più ampia delle cose, che ci permetta di vedere le cose dall'alto. Non posso più avere le mie ali, i miei sogni sono stati strappati via piuma dopo piuma e adesso devo continuare a camminare, coi piedi sanguinanti, conscia che niente e nessuno mi restituirà i miei sogni. Non posso stare ferma, devo camminare. Il dolore è così forte che se non inizio a correre mi divorerà. E così inizierò anch'io come tutti a non sentire più nulla, a non vedere più nulla dall'alto di alcun sogno.
La verità è questa, io ho perso i miei sogni.
E questo è quanto.