L'ombra del dubbio

...ho visto il film "Il dubbio". Un film estremamente psicologico, estremamente introspettivo, mi è piaciuto molto (avevo letto la recensione e la trama sul blog di PedroAdelante). Ora, giusto prima di vedere questo film, avevo avuto una discussione con un amico e collega. E' inutile che io parli del soggetto di tale discussione, ciò che conta è ciò che ne ho tratto. Noi artisti, se così possiamo osare definirci con un pelo di presunzione, siamo fatti di luce. Più grande è la nostra arte e le emozioni che doniamo e più grande è la luce che sprigioniamo noi e che sprigiona la nostra opera. Però si sa che più grande è una luce, più vigorosa è la sua intensità e più grande e buia è l'ombra che proietta. E' normale che autori giovani che si affaccino su questo panorama immenso, quale è il fumetto, si sentano abbagliati da queste mille luci così brillanti e decidano di mettersi all'ombra di qualcuna di queste. Col tempo si inizia a brillare di luce propria e la dipendenza da quell'ombra viene sempre meno, finchè non si è pronti a brillare a propria volta, di una luce uguale o più intensa e di uscire perciò da quello stato di sudditanza. Ogni luce quindi ha un'ombra, grande o piccola che sia, sul proprio capo, che non la fa brillare meno di quanto non deve, ed un'ombra che proietta su altri e che rende sudditi della propria grandezza. Questo processo, che sembra automatico, è in realtà un'evoluzione che dura decine di anni talvolta e che non sempre porta a divenire stelle, ma semplici meteore di passaggio. Ci sono autori che potrebbero brillare come stelle ma che si ostinano a rimanere all'ombra di altri, per comodità, per scelta, per cecità o per arroganza. Il perchè conta poco.

L'importante è capire che gli errori dei grandi devono essere le illuminazioni dei più piccoli.

Su questa cosa sto riflettendo, e sulle conclusioni che ne sto traendo Ultima Anima 2 nascerà su fondamenta nutrite di nuova e rinnovata linfa vitale!

Stella e non meteora è ciò che desidero.